Mamme?!?! ..pensiamoci prima

Mamme?!?! ..pensiamoci prima

Nel periodo che precede la gravidanza è fondamentale non sottovalutare alcuni fattori che incidono su un normale decorso di questa e conseguentemente su un adeguato sviluppo fetale.

Cosa bisogna fare dunque mamme?

  • curare l'alimentazione ed integrare con un supplemento di folati. Il cibo sano e di buona qualità fa bene anche alla fertilità; gli antiossidanti, le provitamine e gli oligoelementi presenti nella dieta mediterranea rappresentano un vero e proprio scudo che protegge ovociti e spermatozoi dall'attacco di agenti infettivi e sostanze dannose. Acido folico e folati sono vitamine del gruppo B (vit. B9). I folati sono composti naturalmente presenti negli alimenti mentre l'acido folico è la molecola di sintesi presente nei supplementi vitaminici e negli alimenti arricchiti con queste vitamine. Una carenza di queste vitamine può determinare forme di anemia ed aumentare il rischio di gravi malformazioni fetali. Per ridurre il rischio di malformazioni fetali congenite come spina bifide, anencefalia ed encefalocele è necessario che la donna assuma 0,4 mg/die di acido folico, sotto forma di supplementi, almeno un mese prima se sta programmando la gravidanza;

  • eliminare alcool, fumo e promuovere l'attività fisica. Il consumo eccessivo di alcool nella donna altera i meccanismi dell'ovulazione e dello sviluppo ed impianto dell'embrione; nell'uomo invece danneggia i testicoli, riduce i livelli di testosterone e danneggia la maturazione degli spermatozoi;
  • effettuare l'immunizzazione contro alcune malattie infettive pericolose in gravidanza come ad esempio la rosolia. Nel corso della gravidanza sono poi raccomandante le vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse (che debbono essere ripetute ad ogni gravidanza);
  • identificare eventuali altri fattori di rischio relativi a specifiche patologie nella storia familiare e personale (diabete, ipertensione, malattie autoimmuni etc..). La donna con malattie croniche prima di avviare una gravidanza dovrebbe rivolgersi al medico o a centri di informazione teratologica.

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